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al testo di Anna Giordano
L’amore
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"Definire l'amore è come non permettergli di essere".
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Anna Giordano
- 18/03/2011 19:45:00
[ leggi altri commenti di Anna Giordano » ]
Concordo appieno col suo ragionamento che non fa una grinza, Signor Menditto,ed ho apprezzato il modo in cui ha esposto il concetto. La ringrazio e non si preoccupi per lessersi, come lei dice,dilungato, nè valsa la pena ed in più lho apprezzato. Grazie per la sua gentilezza, a presto. Cordialmente Anna Giordano
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Pietro Menditto
- 18/03/2011 07:50:00
[ leggi altri commenti di Pietro Menditto » ]
La sua è una ragione perfetta, Signora, ma io credo che il bisogno di definire, cioè di "delimitare" in una formula verbale - quasi si trattasse di matematica e non di qualcosa che nasce, vive e ci condiziona da profondità che ci sono negate - nasca da un bisogno puerile di dominarlo lamore, di poterlo cavalcare come un puledro un tempo selvatico e poi domato. La volontà definitoria delluomo nasce proprio dalla sua finitezza o de-finitezza. Luomo tende ad abbassare al suo tragico livello il sublime, nellillusione di poterlo gestire, ma è ancora il comportamento goffo e patetico di un primate che salta scimmiescamente per afferrare qualcosa di molto più grande di lui,che cresce dove non può arrampicarsi.Del resto, Emily Dickinson lo scrisse una volta per tutte: "Che lamore è tutto è tutto ciò che sappiamo dellamore", che è una definizione, direbbero i teologi, a metà tra lapofatico e il catafatico, cioè tra laffermare che Dio non è o è qualcosa. Mi perdoni se mi sono troppo diffuso sullargomento. Cordiali saluti.
Pietro Menditto
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